Associazione Culturale Etnofestival

Buonalbergo (BN)

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Buonalbergo

Buonalbergo appartiene alla provincia di Benevento da cui dista circa 25 chilometri e ha una superficie di 25,1 chilometri quadrati.
E' collocato sul pendìo di una collina e si trova a circa 500 metri sul livello del mare, una posizione che garantisce estati fresche ed inverni miti.
Ha una popolazione di circa 2000 abitanti che vive di agricoltura, pastorizia e molto terziario. E' conosciuta nel circondario per l'abbondante produzione di vino, olio, pane e prodotti da forno in genere.





















DOVE MANGIARE

Pizzeria Ristorante Da Nando Contrada Aia del Re, 2, Buonalbergo BN Telefono: 0824 929288

DOVE MANGIARE

La Calecara - Burger & Pizza Via IV Novembre, 82020 Buonalbergo BN Telefono: 329 3777185

DOVE DORMIRE

Casa del Pellegrino Buonalbergo (BN) - (Via Francigena nel Sud) Cell. 377 2448073 Email: mennittodonatella@gmail.com

DOVE DORMIRE

Bed and Breakfast da Clementina Piazza Don Hermann 82020 Buonalbergo - tel 340 3893281

DOVE DORMIRE

Casa del Pellegrino (Santuario Madonna della Macchia) Buonalbergo (BN) - Telefono: 340 1118006

DOVE DORMIRE

Affittacamere Sant'Janni Centro Storico Buonalbergo (BN) tel. 345 8078233

DOVE DORMIRE

Casa vacanze il Viandante da Pompilia Via G. Capponi Buonalbergo (BN) - tel 340 5741804

DOVE DORMIRE

Fattoria del Tratturo - Contrada Costa Cardilli, 28 83034 Casalbore (AV) Tel. 0825 849540 - Cell. 333 7439555

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Brevi Info

Negli ultimi anni il mondo, soprattutto quello giovanile, ha
assistito ad un fenomeno irresistibile e inarrestabile: l’esplosione, a livello quantitativo ma anche qualitativo, di
una grande varietà di musiche, caratterizzate dall’avere le proprie radici in musiche e tradizioni locali ma anche dall’essere capaci di trasformare ed elevare tali musiche
tradizionali a linguaggio musicale universale. I generi sono i più vari: popolare, folk, jazz, pop, reggae, funky, ska…
ormai comunemente raggruppati sotto l’espressione “Musica Etnica”.

La Musica etnica è costituita da ritmi globali molto diversi che spaziano tra gli stili e gli strumenti di culture e regioni di tutto il mondo.
Conservare e maturare la propria identità attraverso la conoscenza e la salvaguardia del territorio di Buonalbergo, degli usi, dei costumi, delle tradizioni etniche e popolari dei diversi ambienti di vita, mediante ricerche e attività, e confrontarla con altre identità con le quali si verrà a contatto















LA PIZZICA

L'origine di questa danza si fa risalire alla fine del 1400, ma potrebbe darsi che essa discenda addirittura da antichi riti dionisiaci. Si tratta di una vera tarantella popolare della quale è possibile distinguere varie tipologie: la cosiddetta “pizzica tarantata” è quella più conosciuta; è una danza tipicamente femminile con la quale si evoca il mito, vissuto drammaticamente, del morso della tarantola che rende "furiose" le donne fino a farle danzare freneticamente per liberarsi dal male interiore. Nella “pizzica-pizzica”, invece il mito evocato, vissuto gioiosamente, è quello del duello rusticano, la lotta dei coltelli, certo molto frequente nei rapporti di forza tra gli uomini del passato. La “pizzica de core”, è la danza tra un uomo ed una donna che mima la seduzione; i ballerini non si toccano mai ma volteggiano uno intorno all'altro guardandosi negli occhi. Infine , ma non ultima, va annoverata la cosiddetta “danza delle spade”. Questa originale forma di danza deriva certamente da un antico rito di sfida al coltello praticato dagli uomini litigiosi che si incontravano durante le fiere e i mercati. L'origine del duello è naturalmente da ricercarsi nei tipici regolamenti di conti fra uomini appartenenti alle famiglie d'onore ed in genere tra quelle categorie di persone abituate a risolvere in modo diretto le discussioni e le liti. La base della pizzica è il tamburello leccese che viene suonato con una tecnica particolare, dando il ritmo di base, con la percussione, e un caos ordinato, con i sonagli. I corpi vibrano nella musica, nello spazio, tra la folla nella calda atmosfera estiva. Si forma così la “ronda” (cerchio) e si balla in mezzo con una tecnica molto elementare che lascia spazio alla fantasia e all’emotività dei danzatori e che avvicina ad una dimensione più primitiva, arcaica attraverso il suono ossessivo ripetuto all’infinito. Tutto ciò, oggi, è divenuto un rituale per le feste etniche nelle quali migliaia di persone si incontrano con tamburelli e altri strumenti tipici acustici per suonare e ballare insieme.

IL REGGAE

E' un genere musicale originario della Giamaica discendente dalle musiche tradizionali africane (soprattutto nigeriane) tramandate dagli schiavi (la Giamaica fu centro di smistamento per gli schiavi di tutte le Americhe) con una serie di tappe che passano dalla musica popolare giamaicana (Mento, Calypso) agli influssi jazz (Ska), soul (Rocksteady) e rock nordamericani. Il termine reggae condivide l'etimo di ragtime, cioè "tempo stracciato" (dall'inglese rag, brandello, straccio).Potrebbe essere assimilato all'ingele "raggamuffin", cioè straccione, ma per alcuni deriva da regoular, che nel dialetto giamaicano identifica la "gente comune". Per Bob Marley la parola è di origine spagnola e vuol dire "la musica del re".Si trova per la prima volta nella canzone “Do the Reggay” di Frederick Hibbert dei Toots and the Maytals.

IL ROCK FOLK

E’ un genere musicale, che unisce gli elementi rock al folk. Il termine è originariamente riferito in senso stretto ad un genere che nasce negli Stati Uniti e in Canada alla metà degli anni '60. In senso più ampio, il folk rock include generi e movimenti musicali ispirati dalla musica popolare nel mondo anglofono e per estensione anche nel resto d'Europa. Come in ogni genere è difficile stabilirne i limiti. Il genere originariamente si riferisce alla musica dei bianchi del Nord America, e quindi delle loro radici Europee.

SKA

A differenza del rock, lo Ska Original predilige le note semplici della chitarra rispetto alle sue svariate distorsioni, l’intera sezione fiati, quando non suona melodia, entra a far parte della ritmica unendosi alla chitarra nel levare. Il pianoforte, oltre a suonare brevi riff, cade anch'esso ripetitivamente sul levare, mentre il contrabbasso le spezzettate linee del Calypso. Il risultato è un ritmo dall’andamento ondeggiante, rotolante, la cui peculiarità è un’estrema "flessibilità", potendo passare da solari e spensierate canzonette, a brani strumentali più "cattivi" e ipnotici.

POPOLARE

Il canto popolare, espressione di cultura delle classi subalterne, di cui testimonia i sentimenti, le aspirazioni e le lotte, in Italia era legato alle culture regionali e sottoregionali ed a quella civiltà prevalentemente agricola rintracciabile nel nostro paese prima che iniziasse il processo di industrializzazione. L’industria non cancellò irrimediabilmente le tracce del canto e della cultura popolari, innanzitutto perché sopravvivevano ancora ampie zone di sottosviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno, e poi perché la stessa civiltà industriale massificata e urbanizzata riuscì a produrre qualcosa di autonomo in questo campo.
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