Gaia Eleonora Cipollaro, in arte DADA’, è nata a Napoli nel 1995. Dopo essersi presentata sulle scene musicali nel 2021 con la trilogia di singoli “Jesche”, “Siènte ‘e rrise” e “Avena”, tutti prodotti da Big Fish, nell’estate dello stesso anno pubblica il brano “Gianna Oh” insieme al producer Dashiki, un pezzo che trasuda sensualità e semplicità allo stesso tempo e di cui vengono realizzati una serie di remix internazionali nei mesi successivi.
Il 2022 si apre invece con la pubblicazione dei singoli “Cavala”, prodotto da Big Fish e i Retrohandz e “Tiè Tiè”, prodotto dai Retrohandz. A luglio pubblica il brano “Aumm Aumm” con gli Ackeejuice Rockers e poche settimane più tardi apre il Jova Beach 2022 di Castel Volturno. Partecipa all’edizione 2022 di “X Factor”, entrando a far parte del roster di Fedez e colpisce fin da subito giudici e spettatori grazie alla sua innata capacità di unire il cantautorato napoletano alla musica elettronica in un qualcosa che molti hanno definito un nuovo genere musicale, che strizza l’occhio alla word music e si alimenta di tantissime contaminazioni sonore.
Nell’estate del 2022 Dada’ è stata tra i tantissimi artisti ad essere saliti sul palco del Jova Beach Party proprio su invito di Jovanotti. Una bella opportunità per la giovane artista napoletana.
Gaia Eleonora Cipollaro decide nel 2022 di presentarsi a X Factor esibendosi alle audizioni con il suo brano “Cavala”. Ha conquistato i giudici, tanto che Ambra Angiolini ha detto: “fortunato chi ce l’ha in squadra”.
Con i suoi originalissimi mash-up di “Bang Bang (My Baby Shot Me Down)” con “‘O sarracino”, e di “Funiculì, funiculà” con “Mas que nada” ha conquista il suo giudice Fedez. Il cantante ha visto in lei un progetto ben definito e la possibilità di sperimentare tante cose nuove e molto interessanti.
Nell'estate del 2024 è ospite dell'EtnoFestival "Musiche dal Mondo" di Buonalbergo BN, la sua esibizione è straripante e coinvolgente, le particolari sonorità dell'artista sono rimaste nel cuore del pubblico.
2023
Il 30 luglio 2023 l'Etnofestival raggiunge uno dei punti più alti della sua carriera dedita alla celebrazione delle tradizioni culturali e folkoristiche presentando i pionieri del reggae e del raggamuffin in Italia : i Sud Sound System. Gruppo originario del Salento, che combina ritmi giamaicani, sonorità locali e dialetto salentino. In più di 30 anni di carriera il gruppo salentino ha solcato i più importanti palchi d'europa, inaugurato festival di spicco della musica reggae e soprattutto portato avanti tematiche di notevole rilievo come l'emigrazione meridionale, il movimento delle posse degli anni 80/90 e l'esaltazione della cultura salentina. Sono stati selezionati dagli organizzatori dell'etnofestival poiché esplicitamente compatibili con gli ideali che l'associazione cerca di farsi testimone da anni. Per quanto riguarda la serata del 30 luglio sarà possibile accedere ad una tradizione culinaria prettamente meridionale reinterpretata nella semplicità dello street food (porchetta di alta qualità prodotta artigianalmente, salsiccia delle macellerie locali che allevano personalmente suini e bovini, e molto altro) e degustare una birra Münchener Premium di puro malto d'orzo. il tutto contornato dalla sublime location della Cascina Panari immersa del verde, le sfaccettature vengono esaltate in occasione dell'evento. Nei pressi della location troviamo la Torre Colombaia del XVII sec. una costruzione tipica del paesaggio rurale fin dal medioevo, legata in particolare ai regimi feudali, che si servivano dell'allevamento dei columbidi per diversi scopi, quali l'agricoltura e in particolare la concimazione dei terreni, la caccia, l'alimentazione o per fini di protezione. All'interno si trovano le cellette che ospitavano i volatili per il loro allevamento. Spesso tali torri avevano la doppia funzione di torre colombaia e di torre d'avvistamento; ad ogni modo esse non avevano alcuna funzione difensiva attiva, data la loro inadeguatezza a tale compito, e potevano solamente essere d'aiuto per intimorire il nemico in arrivo, incapace di distinguere, per via della distanza, la reale natura della torre. Quest'anno l'Etnofestival raggiunge la sua 14ª edizione e lo fa con la consapevolezza che il lavoro di squadra, il supporto della popolazione, la fede incrollabile nelle proprie radici e l'amore per la propria terra possono davvero rilanciare, valorizzare e far conoscere in tutta la Penisola e oltre, la Cultura Meridionale.